| Mah, inutile ripeterlo: con mia madre si è lacerato qualsiasi rapporto. E lo stesso vale per mio fratello. Considerare l'omosessualità una malattia, o una depravazione, è una loro idea. Vedete ho fatto coming out un giorno, tre settimane fa, mentre litigavamo, e da allora le cose sono drasticamente peggiorate. Mia madre piangeva tutti i giorni, parlava di vita immorale e depravata, parlava di fuggire via dal paese in modo che le persone non sapessero della sciagura in famiglia. Si, avere per figlio un finocchio è una sciagura immorale. Conclusione della favola: mi ha dato un anno. Un anno per diplomarmi e andare via dal paese senza che lei mi dia una mano di alcun genere, tipo l'università. Mi considera come un depravato, come un malato di mente. Mio zio, omofobo anche lui, disse che essere gay era una moda. Certo farsi picchiare in mezzo alla strada e perdere il lavoro è una moda. Non sapevo fossimo masochisti. Ovviamente mia 'madre' è della stessa idea. Ha anche detto: 'Ci mancava che si fidanzava con un uomo di 150 anni perché gli è mancata la figura materna'. Ignoranza, sono anni che si è accertato il fatto che i genitori non c'entrano un emerito tubo con l'orientamento sessuale. Mi ha detto, due settimane fa, di sposarmi e avere dei figli. Con una donna naturalmente. E di sfogarmi andando a letto con ragazzi più giovani di me. Beh, questo è il concetto di stereotipo medio. Ah, rende anche di più l'idea di come un gay sia depravato. Dio, che vita! Perché noi gay dobbiamo vivere una vita dannata! Porca miseria, se veramente esisteva Dio perché non ci aiutava invece di renderci una vita un inferno! Sono anche ateo, quindi non ho il conforto di una preghiera. Sono solo, si. I miei amici non so fino a quando reggerenno l'idea di avere un amico come me. Sono solo.
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